Casale Calcio, il grido d'allarme del presidente Umberto Goveani

Casale Calcio, il grido d'allarme del presidente Umberto Goveani Il padre Roberto, deluso da voci malevole e dalla mancata risposta della città, si starebbe distaccando dal club. Amatelli e Fiammotto nel cda Un rinnovamento e un grido d’allarme. Oggi il Casale Calcio ha rinnovato il consiglio di amministrazione con l’ingresso di Edoardo Massimo Fiammotto (rappresentante della Casale Communication & Marketing, che detiene la maggioranza delle quote del club nerostellato) e di Fabrizio Amatelli (avvocato e presidente dell’azienda municipalizzata Cosmo). Inoltre Italo Gaviglio è stato nominato sindaco unico
. Ma quello che preoccupa è il grido d’allarme lanciato dal presidente Umberto Goveani il quale, in una nota ufficiale pubblicata sul sito internet del club, dopo avere espresso “la soddisfazione per i primi esiti non ufficiali dell'ispezione Covisoc, che ha riscontrato la regolarità dell'operato sin qui svolto dall'Organo amministrativo” ha rilasciato una dichiarazione assai inquietante per tutti i tifosi nerostellati: “Colgo l'occasione – ha spiegato Umberto Goveani – per ringraziare il dottor Gianni Cazzullo per la fattiva collaborazione da lui fornita in sede di ispezione e di approvazione del Bilancio. Per evitare ulteriori malevoli insinuazioni, vorrei ricordare che le entrate sino ad oggi registrate dal Casale Calcio sono rappresentare da euro 1205,12 (un terzo dell'incasso della partita di Coppa Italia con la Pro Patria), euro 513,00 (un terzo dell'incasso della partita di Coppa Italia con il Como), ed euro 30.000 dalla vecchia proprietà, peraltro a titolo di impegno contrattuale assunto in sede di cessione del pacchetto di maggioranza, a parziale copertura delle purtroppo enormi passività pregresse. Tutto il resto è stato a carico della Famiglia Goveani. Tali insinuazioni hanno avuto come unico risultato il distacco dal Casale Calcio della persona che tali costi ed insinuazioni ha sopportato, il che, a mio avviso, purtroppo, si tradurrà in un danno a medio – lungo termine per il sodalizio nerostellato". Una frase, quest’ultima, volutamente criptica e che apre diversi interrogativi: chi sarebbe la persona che si sta distaccando? E quali insinuazioni avrebbero provocato tale reazione? Il deluso sarebbe proprio Roberto Goveani, padre del giovane presidente Umberto, che sarebbe sempre più amareggiato non solo per la scarsa risposta della città (soprattutto sul piano economico: imprenditori, sponsor, potenziali soci) al suo progetto ma anche per malevole voci circolate nell’ambiente che insinuerebbero che lo sforzo economico compiuto finora, in questa prima parte di stagione, sarebbe stato a carico della vecchia proprietà e non della nuova come, in effetti, risulta essere dati alla mano (e citati nella nota ufficiale del club). Insomma c’è il rischio di un abbandono dell’attuale proprietà con la conseguenza di tornare ad una situazione drammatica come quella dello scorso febbraio? Difficile dirlo: di sicuro ci si aspetta un segnale forte, dal mondo istituzionale e imprenditoriale, ma anche dai tifosi. Domenica, con il Renate, lo stadio ‘Natal Palli’ riapre dopo la lunga squalifica. È stata studiata un campagna abbonamenti ‘ad hoc’, con prezzi ultrapopolari: se il ‘Natal Palli’ sarà deserto, quasi che le porte fossero ancora chiuse, lo scoraggiamento della famiglia Goveani aumenterebbe ancora. Redazione On Line

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