Figc, il futuro ha un volto diverso

Figc, il futuro ha un volto diverso

28.04.2012 19:22 di Vittorio Galigani  
© foto di Valeria Bittarelli
Consiglio Federale innovativo in via Allegri. Si è tracciato un nuovo solco. Il futuro, la riforma, le novità. Un giro di vite su sicurezza, calcio scommesse, tutela della salute e licenze nazionali. Si è aperto un nuovo ciclo. I campionati di serie B e Lega Pro potrebbero essere rivoluzionati. Sin dalla prossima stagione. Da ieri sono aumentate le preoccupazioni per diverse società. La salvezza non si gioca solo in campo. Il futuro, la continuità, sarà frutto esclusivamente di una saggia e corretta gestione. Amministrativa e strutturale. Per tutti.
Iscrizioni. Il rilascio delle licenze nazionali è subordinato  al rispetto di nuovi parametri. Controlli bimestrali della Covisoc. Stipendi pagati entro 60 giorni e non più entro tre mesi. Rapporto ricavi /indebitamento che sale a 0,10. Il che vuol dire che in tanti, anche quelli sino ad oggi in regola, dovranno sottoscrivere un nuovo aumento di capitale. Impresa improba con la crisi attuale. L’ iscrizione ai prossimi campionati diventa un rischio per diverse società. Sia in B che in Lega Pro. Si cerca in tutti i modi di sconfiggere il doping amministrativo.
Ratificato il blocco dei campionati nell’ immediato. Serie B con un tetto di 20 squadre. Lega Pro con un organico massimo di 60, resta momentaneamente solo il dubbio se mantenere in piedi, ancora per una stagione, la seconda divisione.
Calcioscommesse. Adeguamento immediato alla legge 231 dello Stato. Quella della responsabilità amministrativa, dell’ organizzazione, della gestione e dei controlli. Innovazione importantissima a tutela delle società. Il beneficio di attenuanti in caso di chiamata in causa per responsabilità oggettiva. Al proposito sarà obbligatorio adottare un protocollo di prevenzione. Per tutti. Il ripetersi del fenomeno calcio scommesse farebbe meno paura ai club. La giustizia sportiva potrebbe differenziare i gradi di responsabilità imputabili alle società.
Sicurezza. I recenti fatti di Genova hanno consigliato al “Palazzo” di accelerare i tempi. La Federcalcio ha così anticipato di un anno la normativa Uefa. Tutte le società professionistiche si dovranno dotare di un modello organizzativo che possa prevenire atti di violenza negli stadi. Alcune società virtuose stanno già utilizzando, autonomamente, una propria procedura. E ne hanno tratto vantaggi anche nelle decisioni del giudice sportivo, che ne ha riconosciuto lo spirito collaborativo.
Istituita da subito la figura del  delegato ai rapporti con i tifosi. Una logica di dialogo. Una apertura al confronto con le tifoserie. Un tentativo per sconfiggere l ‘ omertà. Quelle cose che in molti ammettono solo a posteriori di aver saputo. Quando l’ aprirsi delle porte del carcere incute timore. Il tentativo estremo per sconfiggere il ricorso, di taluno, alle minacce ed alle intimidazioni fisiche e psicologiche, come accaduto in passato.
Tutela della salute.  Il livello sanitario, applicato in ambito calcistico nazionale, è già di grande qualità. Saranno emanate nuove regole sui controlli a cui sottoporsi per ottenere l’ idoneità fisica. Gli allenatori, in Lega Pro, avranno l’ obbligo di partecipare ad un corso per l’ utilizzo dei defibrillatori. L’ obiettivo è quello di elaborare, a breve, un testo unico Federale per fornire regole ai presidi sanitari presenti  sui campi. Su tutti i campi. Speriamo anche in quelli dove giocano dilettanti e settori giovanili. In definitiva più cura delle attrezzature, ma anche più attenzione alla logistica. Tale che non ci siano intralci di nessun tipo nei soccorsi. Neppure le auto dei Vigili Urbani.
Un Consiglio Federale incisivo. Sul tavolo tutti temi scottanti. Alla fine ha prevalso la linea portata avanti dalla Lega Pro. L’ Assocalciatori e la Lega di B alla fine  si sono adeguate, niente aggravio fideiussorio per le società e nessun rinvio alle prossime stagioni. Macalli, Pitrolo e Lombardo hanno ben lavorato sulla riforma dei campionati e la riduzione degli organici. Sul maggior rigore nella gestione per sconfiggere il doping amministrativo.
Alla fine, un giro di vite necessario per rendere più regolari i campionati. In tutti i sensi. E tanto altro ancora. Ora le carte sono state distribuite, la mano passa ai presidenti. Non è più possibile sbagliare.

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