***********CASALE CALCIO 1909***********

IL DERBY SI TINGE DI NEROSTELLATO
Capellupo stende gli orafi e fa volare il Casale
20/03/11
Riccardo Robotti

VALENZA - La vendetta, alla fine, è arrivata. Consumata, come impone la tradizione, a piatto rigorosamente freddo. Cioè esattamente un girone dopo quel Casale - Valenzana che si è portato dietro polemiche mai sopite. Il Casale espugna il Comunale di Valenza, raccogliendo il settimo risultato utile consecutivo. Un cammino importante quello dei nerostellati, che per la prima volta nella stagione respirano l'aria della salvezza per davvero e non solo a parole o speranze. La speranza, oggi, è diventata una realtà concreta, perchè adesso che anche la Valenzana è stata messa dietro il destino è completamente nelle mani dei nerostellati, che finalmente possono gestire un vantaggio anzichè la pressione di chi deve inseguire domenica dopo domenica. Il Casale, dunque, ancora una volta dimostra di essere una squadra che divora le concorrenti negli scontri diretti, perchè dei 13 punti raccolti negli ultimi 7 turni ben 9 arrivano dalle vittorie contro Sacilese, Sanremese e, appunto, Valenzana. Tutte concorrenti che oggi il Casale può guardare dall'alto verso il basso. La speranza che diventa sempre più reale, più tangibile, porta i nomi di chi non riesce anche nel dopo-gara a trattenere la soddisfazione e l'orgoglio per un lavoro straordinario e per una situazione che nell'arco di pochi mesi è stata completamente ribaltata, da ultima della classe a squadra dal rendimento che, esaminando il solo girone di ritorno, garantirebbe una tranquilla posizione di metà classifica, che forse era proprio l'obiettivo che la società si era prefissato ad inizio stagione. I problemi, le sfortune, gli incidenti di percorso che comunque alla prima stagione tra i professionisti possono anche capitare hanno relegato il Casale a posizioni e obiettivi che guardando alla qualità dell'organico (sia attuale che quello di inizio stagione) probabilmente non sono suoi. La convinzione diventa ancora più forte esaminando il derby, una partita che sostanzialmente i nerostellati hanno dominato sin dall'inizio, insidiandosi nella metà campo avversaria e costringendo i padroni di casa a ripartenze che con la staticità di Ridolfi non potevano essere sfruttate. La partita, in ogni caso, è stata fortemente condizionata a vantaggio degli ospiti dall'episodio del rigore che ha portato all'espulsione di Arrigoni. E' vero, Pavoletti sbaglia, ma la superiorità numerica per un'ora di partita è stato un fattore determinante per la vittoria nerostellata. Bravi, bravissimi, gli uomini di Buglio a non farsi prendere dalla frenesia, a non farsi acciecare dal vantaggio numerico e a continuare a produrre il proprio gioco in tranquilla attesa di un vantaggio che, meritatamente, è arrivato solo a metà ripresa.

PAVOLETTI SBAGLIA, LA VALE TIENE -  Rigore neutralizzato da Serena, che pochi minuti dopo si immola in perfetta uscita bassa per murare Olivieri lanciato a rete: le due punte casalesi - due reti a testa negli scontri diretti con Sacilese e Sanremese - non riescono a superare l'estremo difensore rossoblù che a fine gara può perlomeno rinfrancarsi del fatto di essere il migliore dei suoi. Serena, certamente l'acquisto più azzeccato durante la sessione invernale del mercato, tiene in piedi le speranze dei rossoblù, che però non riescono praticamente mai a creare seri pericoli dalle parti di Gomis. Anzi, addirittura i padroni di casa rischiano di tracollare quando il direttore di gara Caso nega a Siega un rigore che sembrava essere ancora più evidente del penalty di quello effettivamente concesso e anche più solare della rete annullata a Pavoletti al 19' per presunto fallo a centroarea commesso prima di insaccare la rete del vantaggio, che comunque arriva nel secondo tempo.
IL CASALE RISOLVE NELLA RIPRESA - Il muro orafo crolla definitivamente nel secondo tempo, quando Zenga (subentrato a Olivieri) a metà ripresa scappa via sulla destra e mette dentro un cross pericolosissimo, che Pavoletti prova a correggere in rete. Serena, ancora una volta, compie il miracolo ma la palla vagante finisce proprio sui piedi del nerostellato fino a quel momento più in evidenza, quel Capellupo che nell'arco di tutta la partita è il factotum, il metronomo della linea mediana e che, nel momento più importante, quello che può cambiare una stagione, si fa trovare al posto giusto al momento giusto. "Little big man", così viene soprannominato, insacca comodamente e fa esplodere di gioia lo spicchio di stadio riservato ai tifosi casalesi, che non hanno fatto mancare una nutrita presenza al Comunale. Addirittura nel finale gli ospiti possono dilagare, ma Zenga spreca da pochi metri la palla di uno 0-2 che, guardando alla partita nel suo complesso, sarebbe stato tutto sommato meritato. Ciò significa che, ad oggi, la differenza qualitativa tra Casale e Valenzana è piuttosto evidente. Un dato di fatto sorprendente, se si pensa che fino a qualche mese fa la situazione delle due compagini era completamente opposta.
VALENZANA, CADUTA LIBERA - La gioia del Casale, infatti, trova il proprio contrappunto nella delusione della Valenzana, di una squadra che fino a qualche mese fa aveva svariati punti di vantaggio rispetto alla zona playout, nonostante i tanti alti e bassi che sono normali per un gruppo giovanissimo assemblato in poco tempo, e che oggi invece nella zona playout c'è dentro fino al collo, invischiata in una lotta per la salvezza che nessuno si sarebbe aspettato, visto l'andamento iniziale della stagione. Se il Casale è arrivato al derby forte dei sei risultati utili consecutivi, convinto nella propria forza negli scontri diretti, e dal derby è uscito ancora più convinto dei propri mezzi, sentimenti diametralmente opposti sono quelli vissuti dai rossoblu. La squadra di Rossi non vince da inizio gennaio, dalla partita contro il Mezzocorona, e soprattutto prolunga la striscia negativa di partite a secco di reti, ora a quota cinque: tanto, troppo, per una squadra che punta a raccogliere più punti possibili per salvarsi quanto più presto possibile. La Valenzana, così, in un solo colpo perde tranquillità e derby, e le frecciate a fine partita di Catenacci nei confronti di Omodeo sono solo la logica conseguenza delle provocazioni lanciate al termine della gara di andata dal presidentissimo rossoblu, quando la Valenzana era la squadra che con pochi soldi e pochi dipendenti faceva miracoli ed il Casale era la squadra che spendeva tanto e a vuoto. Tempi che, oggi, sembrano lontanissimi. Per fortuna del Casale, che si sente rinfrancato dei sacrifici e degli investimenti fatti, e per sfortuna della Valenzana, che oggi, dopo anni tra i professionisti, rischia davvero grosso.

fonte tuono news.it

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